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Descrizione servizio
La pensione ai superstiti è un trattamento pensionistico riconosciuto in caso di decesso del pensionato (pensione di reversibilità) o dell’assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti.
La pensione di reversibilità è pari ad una quota percentuale della pensione del dante causa .
A chi spetta
Nel caso in cui il dante causa sia un soggetto già titolare di pensione, una percentuale dell’assegno continua ad essere erogato sotto forma di reversibilità al coniuge e ai figli.
Se il lavoratore non ha ancora maturato al momento della morte il diritto a pensione, ma è comunque un assicurato perché iscritto in una cassa di previdenza ed ha almeno 15 anni di contributi versati (780 settimanali), viene riconosciuto ai superstiti un assegno dello stesso tipo, chiamato più propriamente pensione indiretta.
Nel caso di assegno ordinario di invalidità, è richiesto il pagamento di almeno 260 contributi settimanali, di cui almeno 156 nei 5 anni precedenti il decesso.
I requisiti
La pensione di reversibilità dopo la morte spetta dunque al coniuge anche in caso di unione civile, al marito o alla moglie separati o divorziati, purché titolari di assegno divorzile.
Spetta, se presenti, ai figli minorenni a carico del genitore defunto o di qualunque età se inabili al lavoro.
Viene riconosciuta pro quota anche ai figli di maggiore età privi di reddito che frequentano una scuola o un corso professionale, fino al limite di 21 anni o fino a 26 se iscritti a corsi universitari.
Nel caso in cui manchino il coniuge o i figli, l’assegno può essere corrisposto ai genitori a carico, che abbiano compiuto 65 anni di età e che non siano titolari già di pensione. Spetta infine ai fratelli celibi e alle sorelle nubili a carico, se inabili al lavoro e sprovvisti di pensione.
€ 40,00 / € 55,00*
*prezzo per i non iscritti