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Descrizione servizio
Introdotto nel 2022, l'Assegno Unico ha sostituito varie detrazioni e strumenti di welfare a sostegno della famiglia, presenti in busta paga o riconosciuti nell’importo della pensione.
Chi ha diritto all’Assegno Unico
L’Assegno Unico spetta a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori e dal reddito del nucleo familiare.
Al reddito, tuttavia, è commisurato l’importo dell’assegno. Nella fattispecie, tale importo viene stabilito in base alla fascia reddituale e patrimoniale attestata dall’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente. Nel caso in cui, in sede di domanda, non viene presentato l’Isee, automaticamente sarà riconosciuto l’importo minimo per ciascun figlio.
I requisiti che devono avere i figli a carico ai fini dell’ottenimento dell’assegno unico
Lo Stato riconosce un importo per:
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Ogni figlio minorenne e, per i nuovi nati, a decorrere dal settimo mese di gravidanza.
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Ogni figlio disabile indipendentemente dall’età.
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Ogni figlio maggiorenne, fino al compimento dei 21 anni, purché si trovi in determinate casistiche, ovvero: frequenti un corso di istruzione scolastica o professionale, o stia svolgendo il servizio civile, oppure risulti disoccupato o anche nel caso in cui, pur lavorando, abbia un reddito inferiore agli 8mila euro l’anno.
A quanto ammonta l’Assegno
Per ognuna di queste casistiche, lo Stato definisce gli importi minimi e massimi che saranno riconosciuti, come abbiamo detto, in base alla situazione reddituale della famiglia.
Ad esempio, quindi, per i figli minori a carico l’importo massimo sarà di 175 euro al mese (riconosciuto a famiglie con Isee inferiore a 15mila euro), mentre l’importo minimo è di 50 euro al mese, in presenza di un Isee pari o superiore a 40mila euro, o nel caso non venga presentato.
€ 30,00 / € 45,00*
*prezzo per i non iscritti