Oggi approfondiamo il tema delle detrazioni fiscali, ovvero una delle due forme di agevolazione – l’altra sono le deduzioni fiscali – delle quali il contribuente può usufruire nel momento in cui presenta la dichiarazione dei redditi.
Vi ricordo che l’insieme della agevolazioni fiscali che la legge vi mette a disposizione possono
ridurre l’importo dell’imposta da pagare fino, addirittura, a farvi diventare un creditore nei
confronti del Fisco.
Cosa è la detrazione fiscale
La detrazione è una agevolazione che permette di ridurre direttamente l’imposta che dovete
pagare al Fisco. In altri termini, una volta individuata la base imponibile e calcolata l’imposta da pagare, potete andare a ridurre tale imposta sottraendo, in percentuale, alcune spese sostenute.
Va infatti specificato che all’importo dell’imposta è possibile detrarre una percentuale della spesa sostenuta, in genere pari al 19%. Per alcune tipologie di spese sono inoltre previste delle franchigie, ovvero degli importi sotto ai quali la spesa non può essere portata in detrazione, e degli importi massimi.
In altri casi tali specifiche – franchigie, percentuali ecc. – sono legate all’importo del reddito, come avviene, ad esempio, per le spese di affitto. In questo caso l’importo di affitto che potete detrarre si riduce con l’aumentare del vostro reddito.
Quali spese è possibile detrarre
Ecco alcuni esempi di spese che è possibile portare in detrazione, e quindi sottrarre, in
percentuale, all’importo dell’imposta che dovete pagare:
Spese sanitarie
Spese per l’istruzione
Spese per il trasporto pubblico
Spese per l’affitto
Spese per le attività sportive praticate dai figli
Donazioni a favore di Onlus, Fondazioni e altri soggetti
Rientrano tra le spese che è possibile portare in detrazione anche quelle sostenute per
ristrutturazioni edilizie, come ad esempio quelle legate all’Ecobonus, ovvero agli interventi mirati alla riqualificazione energetica degli edifici. Nel caso dell’Ecobonus o di altri bonus come il Sismabonus, il Bonus Facciate e altri ancora, la percentuale di spesa che si può detrarre è in genere uguale o maggiore al 50%.
Facciamo un esempio di detrazione
Immaginiamo che l’imposta che dovete pagare, calcolata sulla vostra base imponibile, ammonti a 2.000 euro. E immaginiamo che, nel corso dell’anno, abbiate anche sostenuto spese di carattere medico per un ammontare di 500 euro.
Relativamente a questo tipo di spesa, l’attuale normativa, oltre a dirci che rientra tra quelle che possiamo detrarre in percentuale del 19%, fissa anche una franchigia pari a 129,11 euro. Quindi la detrazione d’imposta del 19% va calcolata sulla somma spesa che supera 129,11 euro. Nel nostro esempio questa somma è pari a 500 - 129,11 = 370,89 euro. La cifra che possiamo portare in detrazione sarà il 19% di 370,89 euro che è pari a 70,47 euro.
A questo punto l’imposta da pagare ammonterà a 2.000 - 70,47 euro, ovvero 1.929,53 euro.
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Tenere traccia delle spese che sostenete nel corso dell’anno vi permetterà di sfruttare al meglio lo strumento delle agevolazioni fiscali in sede di dichiarazione dei redditi. E non dimenticate che di anno in anno queste agevolazioni possono subire modifiche con un impatto significativo nel calcolo della vostra posizione debitoria o creditoria nei confronti del Fisco.
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